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Statuto del'Istituto Autonomo Case Popolari di Avellino


  1. Articolo 1 - NATURA E FINALITA'
  2. Articolo 2 - ATTIVITA'
  3. Articolo 3 - PATRIMONIO
  4. Articolo 4 - FUNZIONI DI DIREZIONE POLITICO - AMMINISTRATIVA E DI INDIRIZZO E FUNZIONI DI GESTIONE
  5. Articolo 5 - CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
  6. Articolo 6 - COMPITI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
  7. Articolo 7 - INSEDIAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
  8. Articolo 8 - FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
  9. Articolo 9 - INCOMPATIBILITA' E DECADENZA
  10. Articolo 10 - SOSTITUZIONE
  11. Articolo 11 - ARTICOLAZIONE DEL LAVORO DEL CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE
  12. Articolo 12 - INDENNITA'
  13. Articolo 13 - IL PRESIDENTE
  14. Articolo 14 - IL VICEPRESIDENTE
  15. Articolo 15 - IL DIRETTORE GENERALE

    Il Direttore Generale è nominato dal Consiglio d’Amministrazione a maggioranza assoluta dei voti dei componenti in uno dei modi appresso indicati
    a) Espletamento di pubblico concorso;
    b) Tra i dirigenti in servizio presso l’Ente in possesso dei requisiti di legge;
    c) Tra persone estranee all’Ente, in possesso dei requisiti di legge nonché di idonea esperienza dirigenziale documentata, con contratto di lavoro privato di durata non superiore a cinque anni, rinnovabile una sola volta.
    L’incarico di Direttore Generale, comunque assegnato, può essere revocato in qualunque momento, con delibera motivata adottata con la votazione di cui al 1° comma, in caso di mancato conseguimento degli obbiettivi proposti con le delibere di indirizzo.
    Il Direttore Generale è responsabile del conseguimento degli obbiettivi finanziari proposti nel bilancio di previsione.
    Al Direttore Generale sono attribuiti i poteri di rappresentanza anche verso l’esterno per gli atti di gestione e di amministrazione dell’Ente per cui:
    1)Formula proposte al Consiglio di Amministrazione anche ai fini della elaborazione di programmi, direttive e altri atti di competenza del Consiglio stesso o del Presidente;
    2)Cura l’attuazione dei programmi e delle direttive approvati dal Consiglio, al quale risponde del proprio operato e, a tal fine, adotta progetti la cui gestione è attribuita alla dirigenza, secondo le rispettive competenze, ed indica all’uopo le risorse occorrenti alla realizzazione di ciascun progetto, nell’ambito degli stanziamenti del bilancio approvato dal Consiglio di Amministrazione;
    3)Esercita i poteri di spesa, nei limiti degli stanziamenti, e di acquisizione delle entrate definendo i limiti di valore delle spese che i dirigenti possono impegnare;
    4)Rappresenta l’Ente in giudizio su delega del Presidente ed ha il potere di conciliare e di transigere;
    5)Determina i criteri generali di organizzazione degli uffici;
    6)Adotta gli atti di gestione del personale, provvede all’attribuzione dei trattamenti economici accessori spettanti, secondo quanto stabilito dalla normativa contrattuale vigente;
    7)Verifica e controlla l’attività dei dirigenti, eventualmente anche con l’esercizio del potere sostitutivo in caso di inerzia degli stessi, e coordina le attività dei responsabili dei provvedimenti amministrativi ai sensi della legge 7/8/1990 n. 241;
    8)Richiede direttamente pareri per lo svolgimento dell’azione amministrativa inerente alle proprie funzioni, nonché per l’adozione delle deliberazioni consiliari e fornisce risposte ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza; 9)Propone al Consiglio di Amministrazione l’adozione delle misure disciplinari e di responsabilità nei confronti dei dirigenti;
    10)Presiede le commissioni di gara e di concorso e sottoscrive i contratti in rappresentanza dell’Ente, salvo delega ad altro dirigente;
    11)Firma congiuntamente al dirigente amministrativo o al dirigente responsabile della ragioneria i mandati di pagamento e le riversali d’incasso;
    12)Esprime il parere preventivo ed obbligatorio su ogni deliberazione del Consiglio di Amministrazione e di tale parere deve farsi menzione nel relativo verbale.
    13)È segretario del Consiglio di Amministrazione ed è responsabile della redazione del verbale delle sedute.
    Gli atti dispositivi, che impegnano l’ente verso l’esterno ovvero comportano spesa, assunti dal Direttore Generale sono sottoposti alle stesse regole di pubblicità delle delibere del Consiglio di Amministrazione.
    Essi sono trasmessi in copia al Presidente entro 24 ore dalla loro adozione e sono immediatamente efficaci.
    Degli stessi è data comunicazione al Consiglio di Amministrazione nella prima seduta utile. Possono essere revocati con atto motivato assunto d’urgenza dal Presidente, o con delibera del Consiglio d’Amministrazione, per violazione di legge, ovvero per difformità dagli indirizzi espressi dal Consiglio, ovvero per ragioni di merito.

  16. Articolo 16 - COLLEGIO SINDACALE
  17. Articolo 17 - BILANCIO E CONTO CONSUNTIVO
  18. Articolo 18 - DISPOSIZIONI FINALI
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